Flora
Il Parco dei Nebrodi, esteso per circa 86.000 ha, si sviluppa nell’areale nord-orientale della Sicilia. Un territorio ricco di essenze forestali ed ambienti naturali diversi che danno luogo a paesaggi suggestivi.
Le variazioni climatiche, l’esposizione dei versanti, l’altitudine, le caratteristiche orografiche e pedologiche influenzano la copertura boschiva. Considerando gli studi condotti sulla distribuzione delle piante ed esaminando i fattori sopra elencati, la vegetazione all’interno del Parco si distribuisce come segue:
- PIANO MEDITERRANEO si sviluppa tra 0 e 600/800 m s.l.m.
- PIANO SUPRA MEDITERRANEO compreso tra gli 800 ed i 1200/1400 m s.l.m.
- PIANO MONTANO MEDITERRANEO dai 1400 fino ai 1800 m circa s.l.m..
Ad ogni piano vegetazionale corrispondono alcune specie che lo caratterizzano, le quali gradualmente si diradano, man mano che si passa da un piano all’altro, lasciando il posto ad altre essenze.
Il Piano Mediterraneo è caratterizzato da specie tipiche della macchia mediterranea quali: l’olivastro (Olea europea), mirto (Myrtus communis), numerose euforbie.
Caratteristica peculiare del Parco dei Nebrodi è la presenza di piante tipiche delle zone ripariali come i pioppi (Populus alba e Populus nigra), la canna di palude (Phragmites australis), il giunco (Schoenoplectus lacustris), l’oleandro (Nerium oleander) ecc.
Nel piano mediterraneo, dove il terreno è più fresco, crescono le sughere (Quercus suber) che si spingono sino ai 700 m s.l.m., su terreni silicei-arenacei. Dalla corteccia della sughera si ricava il sughero: la prima decortica viene effettuata non prima che il diametro del tronco sia di 60 cm e l’altezza della pianta 1,30 m, da questa prima estrazione si ottiene il sughero maschio (detto anche “sugherone”), le successive decortiche vengono praticate ogni 9-10 anni, da queste si ricava la “sughera gentile” (detta anche sughera femmina), più compatta e quindi più adatta agli usi commerciali.
Poco diffusi sono il leccio (Quercus ilex) e l’olmo (Ulmus campestris), associati ad un sottobosco ad erica, pungitopo ed asparago (Asparagus acutifolius); più abbondanti sono il castagno (Castanea sativa), il nocciolo (Corilus avellana) e diverse essenze di frassino (Fraxinus angustifolia, Fraxinus excelsior, ecc.).
Nel piano Supra Mediterraneo trovano un ambiente idoneo alla crescita delle querce decidue: il cerro (Quercus cerris), Quercus fontanesii (ibrido tra cerro e sughera), Quercus gussonei, Quercus virgiliana caratterizzata da ghiande molto grosse, utili per il pascolo. Sempre nel piano Supra Mediterraneo vegetano l’orniello (Fraxinus ornus), il perastro (Pyrus pyraster), il biancospino (Crataegus monogyna), la ginestra spinosa e la ginestra dei Nebrodi.
Il piano Montano Mediterraneo � dominato dal faggio (Fagus sylvatica) che occupa una vasta porzione di territorio del Parco, formando spesso boschi puri. Nelle zone dove il bosco di faggio si apre, lasciando filtrare la luce, si sviluppano l’agrifoglio (Ilex acquifolium) e il tasso (Taxus baccata), un tempo noto come albero della morte perchè utilizzato come pianta ornamentale all’interno di cimiteri; nel periodo medioevale veniva impiegato nella fabbricazione degli archi da frecce; nel seme del tasso è presente una sostanza velenosa (la tassina) ed è avvolto da arilli rossi che sono appetibili per gli uccelli. Il tasso è una specie protetta perchè a rischio di estinzione (risalente al periodo del terziario), la si può ammirare in località Tassita.
Altra specie rara è la Petagnia gussonei, pianta erbacea che possiamo apprezzare in località Vallone Calagna, nei pressi del torrente Tortorici, dove vegeta in zone ombreggiate ma la troviamo anche nelle zone fresche ed umide del Parco, lungo i margini dei ruscelli.
Il prezioso patrimonio floristico dei Nebrodi è arricchito da orchidee endemiche e rare, come le ofridi (Ophrys lacaitae, Ophrys oxyrrhynchos ssp. oxyrrhynchos, Ophrys sphegodes ssp sicula ) orchidi (Orchis brancifortii, Orchis commutata). Fra quelle più diffuse si possono osservare l’omino nudo (Orchis italica), l’orchidea a farfalla (Orchis papilionacea), l’orchidea gialla (Ophrys lutea).
I Nebrodi hanno un’estensione altitudinale che va dal livello del mare fino oltre i 1800 metri; presentano vari piani di vegetazionali da quello mediterraneo, al piano montano-mediterraneo, dove predomina il faggio, non mancano le zone umide e la superficie boscata è notevolmente estesa; grazie a tutte queste peculiarità è il territorio siciliano più ricco di fauna.